DUCATO BIKERS
DUCATO BIKERS PARMA
  • Home
  • Calendario DB
  • Tracce GPS
  • Visite mediche DB
  • Diventa Ducato Bikers
  • Convenzioni DB

Sabato 24 e Domenica 25 Agosto 2013 - DB sulle Dolomiti

Immagine
Pensieri da 4 Gatti (di Paolo Gatti)
Tediarvi con la descrizione dello stato d'animo che ho avuto in questo fine settimana, ve lo risparmio, anche perchè la sola immaginazione non è sufficiente.
L'arrivo nella valle Ampezzana venerdì sera sotto una pioggia battente non presagiva nulla di buono, così ci siamo attaccati ai siti meteo nella speranza ci sollevassero il morale (come se ne avesse bisogno).
un breve set-up ai mezzi in sala da pranzo prima di uscire per una pizza tutti insieme e ci ritroviamo a tavola a fare il briefing per il giorno dopo. L'entusiasmo è alle stelle e le ore di macchina per salire fin quassù non sembrano aver segnato minimamente le energie accumulate in questi mesi di duro allenamento tabellato dal Peuta pensiero.
Così ci assopiamo tra le braccia di Morfeo (non quello del Parma) pensando a quale tecnica e quale scusa potersi attaccare per una eventuale debacle collettiva causa maltempo (non sia detto mai!).
L'alba è spettacolare, un cielo terso di nubi con il sole a fotografare le Tofane e il Cristallo che manco a pagarlo lo avremmo trovato così.
Raggiungo il punto di partenza del gruppo mentre ancora stanno cercando il parcheggio per le auto. Tutti quanti carichi come molle da camion, compreso Davide che freme per partire e non riesce più a tenere a bada i cavalli sotto la sella: una settimana in camper da queste parti è come una flebo di adrenalina cinque minuti prima della gara.
Distribuisco le scorte di integratori che mi ero procurato per me (doping naturalmente) a chi ne è scarsamente provvisto (sPAIOt...). Lubrificatina veloce alle catene secche dagli allenamenti, e via la foto di rito della partenza.
Mi tengo in contatto con Davide (pare il più lucido) per seguirli, che però non ricorda dove sbuchi il percorso per poterli intercettare e fare qualche foto ricordo.
Li scorgo in mezzo al bosco sul sentiero percorso da una mandria di graziose vacche ampezzane che manco li degnano di un muggito, e neanche il tempo di metterli a fuoco che sono già passati diretti al passo 3 croci. Alla faccia della carica! Sembrano un trenino ottocentesco che sbuffa vapori di sudore sui stretti sentieri ampezzani, manco stessero percorrendo la bellissima ciclabile in vallata! E' uno spettacolo vederli!
Pausa ristoro e ripristino livello dei liquidi corporei (compreso l'uso di sostanze sospette viste le prestazioni), ennesima foto di rito con il Cristallo alle spalle (con rischio investitura da parte del solito milanese) e si riparte (loro). Io mestamente ridiscendo a valle passando per la trafficatissima Cortina e risalgo verso Dobbiaco dove al rifugio Ospitale mi attende Daniela in perfetta tenuta d'abbronzatura, ormai satura di ferie d'altura, ma ligia al dovere cameratesco, si appresta a risalire anch'ella alla vetta. Giungono notizie di spinte a piedi e tratti al limite della praticabilità fantozziana, ma con precisione e puntualità svizzere arrivano ancora in gruppo, il manipolo di eroi, che con i primi segni di squilibrio fisico arrancano l'ultimo tornante. Davide dopo uno stridere di freni udito anche in piazza a Cortina, risale una scalinata per capre pur di accorciare la strada e giungere per primo dalla sua metà (senza eufemismo è la metà di peso). 
Se la fontana di rabbocco avesse una vasca penso che in molti vi si tufferebbero ma meglio così. Secondo pit-stop con breve rifocillazio: nonostante le raccomandazioni del Peuta, i panini vengono evaporati in un battito di ciglia e così, riordinate le idee riparte il gruppo verso la vetta.
E qui io mi fermo. La mia menomazione mi impedisce di proseguire oltre la cronaca. Ho solo traccia di brevi SMS di giubilo provenienti dal paradiso dove la madonna stanca delle richieste d'aiuto pare abbia mandato sui sentieri, schiere di arcangeli a spostar pietre, lisciar prati e fermare le prime gocce di pioggia in arrivo.
Riuscirà la biancaDaniela a sopravvivere ai sette russatori nani padani?
La domenica piove. Ma di brutto. Temo per il loro rientro ma non c'è campo (di prati a bizzeffe, ma campo niente). Così devo attendere la tarda mattinata per ricevere le prime notizie. Alcuni "moderati" si sono accontentati di ridiscendere al Rifugio Ospitale e stanno provando l'ebrezza della ciclabile fino a Doppiaco (da provare perchè è uno spettacolo!).
I più arditi stanno percorrendo a ritroso il tragitto violato il giorno prima, e scusate , ma tanto di cappello per la prestazione.
Li ritrovo quindi tutti quanti al parcheggio prima del loro rientro, ancora madidi di adrenalina e con i segni della bellissima esperienza sui volti. Ancora una volta in più mi convinco che si è creato un bellissimo gruppo e sono orgoglioso di farne parte.
Li saluto mischiando le gocce d'acqua con l'espressione del mio rammarico per l'occasione mancata.
Che dire. Come sempre non mi sono perso d'animo e l'ho buttata a tavola. Non ho sbagliato un colpo e tutti i locali che ho affondato sono stati all'altezza delle mie aspettative. La cucina parmigiana non ha eguali, ma ogni tanto variare fa bene allo spirito e all'animo.

Paolo

FBel da Mat (del Peuta)
Carissimi Ducato Bikers,

la nostra avventura sulle Dolomiti e' andata molto bene!

Prima di tutto voglio ringraziare e complimentarmi con i DB che hanno partecipato:

- Davide che ha "tirato" tutto il gruppo con costanza e soprattutto...gamba. L'uomo del "tu mi dici cosa devo fare e io lo faccio!". Sempre disponibile.

- Daniela la prima e al momento l'unica Ducato Girl ad avere portato la maglia crociata ben oltre i 2000mt con il suo istancabile ritmo (e non e' la prima volta). Che tenacia!

- Il Villo abbandonato in una cesta venerdì notte di fronte al portone d'ingresso dell'hotel Cima Bel Pra' e' subito adottato dal gruppo. Arrivato al rifugio si mette alla ricerca del segnale perduto per mandare un sms d'amore alla sua mogliettina, ma non si accorge che la titolare del rifugio ha tagliato con un'ascia l'unico cavo telefonico che ci metteva in contatto con la civilta'. Da anni mia spalla e anima di questo gruppo. Insostituibile!

- Andrea Poppins, capace di tirare fuori da uno zainetto di soli 5 litri le più svariate cose... Tutto tranne una camera d'aria di ricambio che gli sarebbe servita poco prima di concludere il giro. Al grido di "Cento! Cento! Cento!" si eccita pensando ad Iva Zanicchie e la ruota la fa girare eccome! Fresco di "investitura crociata" ha pedalato con l'esperienza di un veterano. "Battezzato" con onore!

- Marco, per gli amici Payo... In arrivo a Cortina con un volo diretto da Maiorca si presenta al grido di "oh Pepito Pepito di Maiorca!" ...dopo soli 500 metri di percorso simula un guasto tecnico alla catena. La scusa non regge, se ne fa una ragione e con determinazione raggiunge la meta. Durante l'ultima salita sostiene di avere visto la Madonna almeno un paio di volte che gli diceva "sPAYOt!". Il magnate del prosciutto cotto! Benvenuto nel gruppo Payo! Barcollo ma non mollo!

- Matteo Ugolini in arte Ugo, l'uomo che sussurrava alle mucche e ipnotizzava i lupi con lo sguardo di Kevin Costner. Uno che la maglia se la sente "cucita addosso"...infatti arriva al rifugio in divisa, va a letto in divisa e riparte l'indomani in divisa. Qualcuno sostiene che non se la sia tolta neanche per cagare... Dopo la Parma-Lago Santo del 2012 era pronto a tutto...compreso l'omicidio del Peuta. Hai voluto la bicicletta... grande!

- Giorgio si presenta venerdì sera a Cortina con una sacca di sangue sospetta (dice di essersi "allenato" una settimana con Amstrong)... non c'e' dato sapere che sostanze abbia assunto ma davvero non scherza... pedala senza mollare mai ed e' in grandissima forma. Nel sonno gonfia e sgonfia bambole gonfiabili a 3 BAR. Invincibile!

- Paolo Gatti in arte Gattone...uno che solitamente il gomito lo alza a tavola, a pochi giorni dall'avventura sulle Dolomiti quel gomito lo sbatte a terra...ma nonostante questo infortunio che lo obbliga a non cavalcare la sua mtb sulle montagne, non abbandona il gruppo: ci scorta facendosi trovare in numerosi punti di passaggio, ci filma e ci immortala nei nostri momenti di fatica & gioia. Il Paolini della mountain bike. Ci incita e ci sostiene fin che ci ha a tiro! Grande ammiraglia! Inarrestabile!

Ovviamente c'ero anch'io (Peuta)...lo so lo so che ve ne siete accorti! Grazie per avermi sopportato... mi sono divertito come un matto in vostra compagnia ed e' stato davvero un piacere pedalare con tutti voi.

Ma ringrazio anche tutti gli altri DB che avrebbero voluto partecipare e per diversi motivi non l'hanno potuto fare... Più' in generale grazie a tutti coloro che ci hanno "sostenuto" in questa esperienza.

Insomma...grazie a tutti, sono davvero fiero di questo gruppo!

Ciao a tutti
Peuta
Ducato Bikers

Powered by Create your own unique website with customizable templates.