Mercoledì 24 luglio 2013 - Pensieri da 4 gatti (Notturna a Marzolara)
C’è sempre una prima volta,
quando ci hanno tolto le rotelle e ci siamo sbucciati le ginocchia,
quando alla prima impennata ci siamo ribaltati all’indietro,
quando al primo salto ci sembrava di volare, ed erano pochi centimetri,
quando alla fine della prima ripida discesa su instabile ghiaia ci siamo girati e ci siamo dati dei matti per averla fatta,
quando pensavamo allo stelvio facendo santa lucia,
quando abbiamo bucato, rotto la catena, rotto il cambio, e siamo rimasti senza acqua a metà percorso,
quando abbiamo dimenticato lo zaino a metà del giro e siamo dovuti tornare a prenderlo,
quando abbiamo ricevuto una pacca sulla spalla per aver concluso indenni una gran fondo,
quando abbiamo provato l’ebbrezza e l’adrenalina della nostra prima uscita in notturna, alla luce delle lampade a led, che mai avresti pensato così luminose.
In una notte delle più calde di luglio ci siamo trovati a girare su stretti crinali e polverose carraie, battezzati da una splendida luna rossa, a mostrarci l’indescrivibile scenario notturno delle nostre colline.
Concentrati sulla stretta porzione di via illuminata, a schivare sassi e radici, ma sereni e tranquilli della sicurezza che ti professano i compagni che ti stanno conducendo in questa avventura.
Il sudore e la fatica, dopo una giornata di lavoro, sono tanti. Ma la soddisfazione di esserci è superiore, e vai avanti.
Alla fine torni a casa, dopo una pizza in allegria, con i finestrini abbassati a prolungare quella sensazione di aria nel collo che ti ha pervaso per tutta la sera.
E ti addormenti a fatica, con la lampada a led a farti luce nei tuoi sogni…
quando ci hanno tolto le rotelle e ci siamo sbucciati le ginocchia,
quando alla prima impennata ci siamo ribaltati all’indietro,
quando al primo salto ci sembrava di volare, ed erano pochi centimetri,
quando alla fine della prima ripida discesa su instabile ghiaia ci siamo girati e ci siamo dati dei matti per averla fatta,
quando pensavamo allo stelvio facendo santa lucia,
quando abbiamo bucato, rotto la catena, rotto il cambio, e siamo rimasti senza acqua a metà percorso,
quando abbiamo dimenticato lo zaino a metà del giro e siamo dovuti tornare a prenderlo,
quando abbiamo ricevuto una pacca sulla spalla per aver concluso indenni una gran fondo,
quando abbiamo provato l’ebbrezza e l’adrenalina della nostra prima uscita in notturna, alla luce delle lampade a led, che mai avresti pensato così luminose.
In una notte delle più calde di luglio ci siamo trovati a girare su stretti crinali e polverose carraie, battezzati da una splendida luna rossa, a mostrarci l’indescrivibile scenario notturno delle nostre colline.
Concentrati sulla stretta porzione di via illuminata, a schivare sassi e radici, ma sereni e tranquilli della sicurezza che ti professano i compagni che ti stanno conducendo in questa avventura.
Il sudore e la fatica, dopo una giornata di lavoro, sono tanti. Ma la soddisfazione di esserci è superiore, e vai avanti.
Alla fine torni a casa, dopo una pizza in allegria, con i finestrini abbassati a prolungare quella sensazione di aria nel collo che ti ha pervaso per tutta la sera.
E ti addormenti a fatica, con la lampada a led a farti luce nei tuoi sogni…